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Eiaculazione precoce

3 min lettura

Eiaculazione precoce

CAUSE PRINCIPALI DELL’EIACULAZIONE PRECOCE

Le cause dell’eiaculazione precoce sono multifattoriali: organiche e psicologiche. Nella
stragrande maggioranza dei casi però sono psicologiche.

Cause psicologiche

L’aspetto psicologico è determinante. Ansia sociale, ansia da prestazione, depressione,
problemi di coppia, insoddisfazione per l’immagine corporea, assuefazione da masturbazione
ed esperienze sessuali negative sono tutti fattori che spesso contribuiscono a generare il
disturbo.

Cause organiche

Esistono rari casi di precocità eiaculatoria, generalmente transitoria, connessi a cause
organiche.
Tra queste vi sono: anomalie anatomiche del frenulo (breve), ipersensibilità del glande, stati
infiammatori, uretriti, vescicoliti, prostatiti, sclerosi multipla, tumori midollari, stress o problemi
ormonali (ipo-ipertiroidismo, bassa prolattina, alti livelli di leptina).

Tali condizioni, però, sono generalmente evidenti, poiché comportano altri sintomi oltre
alle eiaculazioni precoci.

Fattori di rischio


L’assunzione di sostanze può generare il disturbo: droghe, alcool e farmaci possono indurre
precocità dell’eiaculazione. In modo particolare l’astinenza da droghe è spesso responsabile
dell’eiaculazione precoce acquisita.

In alcuni casi l’interruzione dell’assunzione regolare di alcool può portare all’eiaculazione
precoce a seguito dell’incapacità di ritardare l’orgasmo in assenza degli effetti della sostanza.

Molte persone che soffrono di eiaculaizone precoce utilizzano l’alcool come disinibitore, o/e
come ansiolitico ma così facendo nel lungo periodo aggravano il problema con effetti dannosi
sul controllo eiaculatorio.

L’eiaculazione precoce può essere associata anche a problemi di erezione (disfunzione
erettile) e questo può complicare la diagnosi differenziale.

Infine eventuali disfunzioni sessuali femminili nella partner (anorgasmia, desiderio
sessuale ipoattivo, avversione sessuale, disturbi dell’eccitazione sessuale e disturbi da dolore
sessuale, come il vaginismo o la dispareunia) possono essere correlate alla eiaculazione
precoce acquisita.

Importanza della diagnosi dell’Eiaculazione precoce


E’ sicuramente importante alle prime avvisaglie andare dal medico (urologo) che prontamente
farà una diagnosi accurata in modo da escludere problemi fisici oppure individuare problemi
psicologici.
Una cosa sa segnalare sono i falsi miti per non far realizzare l’eciaculazione precoce:
Spesso chi soffre di eiaculazione precoce non parla per timore e vergogna. Così ricorre a
strategie “fai da te” aggravando la sintomatologia senza risolvere il problema.

Alcune tra queste sono:

• masturbazione per-coito al fine di accrescere la performance
• coito reiterato con l’obiettivo di migliorare il controllo eiaculatorio nel tempo
• utilizzo di spray, creme (anestetizzanti) da banco senza alcuna prescrizione medica
• infliggersi dolore per spostare l’attenzione e ritardare l’eiaculazione
• utilizzo di pensieri distraenti per ritardare l’orgasmo
Tutte queste strategie disfunzionali mantengono e alimentano il problema contribuendo ad
accentuare frustrazione, inadeguatezza, scarso controllo eiaculatorio, stress e ansia.

Il ruolo Psicologico nell’Eiaculazione Precoce


La terapia comportamentale risulta essere la terapia più efficace per questa problematica.
Si concentra sugli aspetti psicologici ed è volta ad incrementare la latenza eiaculatoria ed il
senso di auto-controllo.

Quest’ultima prevede generalmente la partecipazione di entrambi i membri della coppia e
implica una serie di prescrizioni e di esercizi da eseguire insieme al partner.

Si tratta di una strategia di cura focalizzata sul problema dell’eiaculazione precoce, che viene
affrontato attraverso specifiche tecniche. Ad esempio lo “stop and start” (ripetuta
interruzione del rapporto sessuale in prossimità dell’orgasmo) e lo “squeeze” (blocco
eiaculazione tramite compressione esercitata con le dita tra il glande e l’inizio del corpo del
pene).

Se necessario l’attenzione sarà rivolta anche all’analisi degli aspetti psicologici più profondi
(personalità, relazioni, credenze sessuali, storia di vita e contesto socio-culturale di
appartenenza).

Importanti sono tecniche di rilassamento e anche incontri psicologici di coppia.

Gestione durante il rapporto con il proprio partner


L’eiaculazione precoce è un problema che riguarda sia
l’individuo sia la coppia. Anche la donna è infatti colpita
dalle conseguenze dell’eiaculazione precoce.
 
È ormai acquisito che oggetto della cura dell’eiaculazione
precoce, come avviene per altri disturbi della sfera sessuale, non
è l’individuo bensì la coppia. Nella stessa definizione del disturbo,
che comprende l’“evitamento della intimità sessuale” (ossia la
tendenza a evitare i rapporti intimi), si evidenzia l’importanza dei
fattori relazionali nello sviluppo di questa disfunzione sessuale.1
In psicoanalisi, il termine “evitamento” descrive quelle reazioni
comportamentali o cognitive di allontanamento, fuga o rifiuto emesse
in previsione di stimoli dolorosi.
La partner femminile potrebbe quindi essere “colpita” dal sintomo
tanto quanto l’uomo. Inoltre, l’aspetto di “precocità” è soprattutto in
relazione al fatto che l’eiaculazione avviene prima che vi sia
un’adeguata risposta e soddisfazione femminile. Quindi, anche in

questo senso, l’eiaculazione precoce può essere considerato un
sintomo che coinvolge pienamente la donna e quindi la coppia.2
Tuttavia, molte coppie con questo tipo di problema sessuale,
aspettano in genere due anni o più prima di chiedere un consulto
professionale. Purtroppo, in questo lasso di tempo, il disagio
coniugale secondario all’eiaculazione precoce, come un circolo
vizioso, contribuisce a consolidare la disfunzione sessuale.
Viceversa, trovare una soluzione al problema porterebbe a un “circolo
virtuoso” con benefici sia per l’individuo sia per la coppia.


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